Il progetto Power Bag vuole favorire l’autonomia abitativa e lavorativa delle donne vittime di violenza seguite sia dalla CADMa che dal CAV, grazie al finanziamento di una Fondazione Privata.
Il progetto Power Bag ha la finalità sostenere le donne nel percorso di reinserimento sociale e professionale, realizzando azioni orientate all’empowerment personale per favorire autonomia, consapevolezza, autodeterminazione.
Azioni del progetto sono:
–Supporto e orientamento all’autonomia, con lo scopo di affrancare la donna dalla dipendenza economica e facilitarne così la ristrutturazione del percorso di vita dopo i maltrattamenti vissuti, anche in termini di realizzazione personale e stima di sé. Si potenzierà questo servizio, grazie ad una operatrice che si occuperà della valutazione e della presa in carico delle donne vittime di violenza che richiederanno di usufruire dei percorsi di orientamento lavorativo.
–Corso di Formazione professionale in Pasticceria, a cura di chef dell’associazione di categoria Associazione Cuochi Avellinese, a favore di 10 donne. Il corso teorico-pratico, della durata di 100 ore, ha previsto lezioni frontali, interattive ed esercitazioni svolte con il metodo imitativo. Al termine del corso, le donne hanno ricevuto un attestato di partecipazione.
Leggi l’articolo della consegna degli attestati!
–Tirocini di inserimento/reinserimento lavorativo: sulla base delle propensioni precedentemente rilevate nelle donne seguite, anche in collaborazione con l’Associazione Cuochi Avellinesi, saranno destinate a n. 5 donne, dei tirocini di inserimento/reinserimento lavorativo della durata di 3 mesi ciascuno per un rimborso spese di 500,00 € al mese.
–Verso l’autonomia: una operatrice, nella fase di start-up verso l’autonomia, supporterà le donne che hanno ultimato o stanno ultimando il proprio percorso di fuoriuscita dalla violenza, favorendo il pieno raggiungimento dell’indipendenza di vita. Tale figura affiancherà le donne nel compimento delle attività tipiche della vita di tutti giorni, offrendo loro assistenza e sostegno: commissioni postali, iscrizioni a scuola, rinnovo documenti, procedure per cambio residenza, gestione del budget familiare, delle visite mediche, richiesta cambio medico di base, etc.
–Pocket Money: per 5 donne ospiti sia della CADMa che del CAV gestito dalla Cooperativa, individuate tra quelle con maggiori fragilità e difficoltà di reinserimento socio-lavorativo, sulla base della situazione di vita, e in accordo con l’equipe di riferimento e la Case manager, potranno decidere se utilizzare il pocket money per coprire tre mensilità di fitto (la cosiddetta caparra) oppure per il servizio di ludoteca/nido per i propri figli.
–Follow up: una operatrice seguirà le donne che hanno avviato un percorso di autonomia, con verifiche periodiche, colloqui individuali, al fine di verificare eventuali casi di ri-vitimizzazione e offrire sostegno concreto in caso di difficoltà. Questa azione, permetterà non solo di raccogliere dati sulla fase post- violenza, ma anche di ridurre i casi di “ricaduta”.