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Semi (di) Autonomia

Il progetto Semi (di) Autonomia è finanziato da Autostrade per L’Italia e dall’Otto per mille della Tavola Valdese 2024.

Ha come obiettivo generale favorire l’autonomia sociale, lavorativa, abitativa delle donne vittime di violenza, garantendo una soluzione abitativa temporanea alle vittime di violenza; favorendo l’acquisizione di competenze funzionali all’autonomia.

Il progetto prevede l’attivazione di una casa di semi-autonomia per donne vittime di violenza sul territorio della provincia di Avellino. Le azioni che si prevede di realizzare saranno:

1.Attività trasversali:-coordinamento iniziativa; -rendicontazione economico-finanziaria; – monitoraggio e valutazione.

2.Start-up Semi (di) Autonomia.

Attivazione di un appartamento di semi-autonomia sul territorio della provincia di Avellino, in grado di accogliere contemporaneamente due/tre nuclei familiari che hanno ultimato il percorso di fuoriuscita dalla violenza. Saranno accolte donne che non dispongono di risorse indispensabili all’avvio di una piena autonomia, per le quali la casa diventerà un luogo in cui poter portare a compimento il proprio progetto personale, attraverso il raggiungimento di un’indipendenza economica ed abitativa e dove potersi sperimentare in un ambiente familiare, il più vicino possibile ad una situazione futura di autonomia completa. Nello specifico, in base al profilo socio-economico e alla vulnerabilità, destinatarie saranno donne vittime di violenza che si sono rivolte ai CAV del territorio o hanno ultimato il percorso di fuoriuscita dalla violenza presso case di accoglienza, sole o con figli minorenni, a loro volta vittime di violenza diretta e/o assistita. Avranno priorità donne prive di risorse familiari, amicali, economiche ed abitative, con figli minori. I criteri minimi di ammissione alla casa di semi-autonomia saranno: cittadinanza italiana/europea o permesso di soggiorno biennale; possesso di livelli di autonomia personale sufficienti alla gestione indipendente delle attività quotidiane. L’invio delle donne alla casa di semi-autonomia, avverrà tramite i CAV, in raccordo con i servizi sociali dei comuni, e tramite le case di accoglienza del territorio. Una volta che il servizio sarà attivato, si provvederà a richiedere autorizzazione al funzionamento e accreditamento all’ambito territoriale sociale di competenza, come gruppo-appartamento o come servizio innovativo regionale.

3.Comunicazione e promozione: Promozione social e presso servizi che si occupano di violenza del territorio dell’attivazione della casa di semi-autonomia, e potenziamento ed ampliamento della rete di enti locali, cittadini, associazionismo e profit, per garantire la sostenibilità della casa di semi-autonomia e facilitare il percorso di autonomia socio-lavorativa delle donne vittime di violenza.

Beneficiari diretti saranno le donne vittime di violenza (18- 60 anni) con relativi figli minori, vittime di violenza diretta o assistita. Si prevede di accogliere, in un anno, dai 4 ai max 9 nuclei familiari. Beneficari indiretti saranno enti locali, i cittadini, l’associazionismo e il profit, coinvolti nella promo e nel potenziamento della rete avente la finalità di facilitare il percorso di autonomia di vita delle donne vittime di violenza.